Spazio Sottosopra – via Montevideo 4, Milano
Dal 17 al 22 Aprile 2018
Mostra tripersonale di Elena Giorgio, Nadia Torchia e Carlos Giordano
In questa mostra C. Giordano presenta i suoi nuovi lavori all’acquarello. Le opere si possono dividere a grandi linee in due gruppi: figurative e astratte, anche se la differenza a volte non è molto rigorosa.
Ricordiamo le parole della cara amica e storica dell’arte Daniela Semprebene: “ Giordano dipinge pensando al bello del quale è innamorato: le sue opere sono strepitose, i pomodori rossi tinteggiati da lui bastano a riempire una stanza, tanta è la luce che riflettono: il rosso, il verde delle foglie e la luce dei suoi colori…”.
Gli acquarelli seguono questi concetti, sebbene i colori si siano addolciti, sfumati, amalgamati e contaminati. Giordano usa gli acquarelli con molta libertà, sono i colori a seguire la traccia lasciata dalla mano dell’artista e poi si rincorrono, si fermano o fuoriescono dalle forme pre-stabilite da Giordano. E così un paesaggio marino Danese diventa molto simile a un’opera astratta se non ci fosse quella piccola barca in lontananza. Un mazzo di fiori è una macchia di colori riconoscibili soltanto per i rami verdi che gli uniscono.
Le sue opere astratte vivono circoscritte dentro figure geometriche non identificabili. Dentro queste figure i colori ballano e si amalgamano, alcuni riescono a fuggire il controllo e scappano via, altri rimangono contenuti con grande tensione. In certe opere astratte s’intravedono le due anime di Giordano, si rispecchiano ma non si toccano, o sono il cielo e la terra?
Una nuova mostra “dell’artista del soffio vitale” come l’ha chiamato il ricordato critico, Edoardo Archimede Maria Liberio che continua a sorprenderci con la sua versatilità mantenendo costante la forza della sua tavolozza.